Pastorale della Famiglia
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IL BUON CONFRONTO
Ciascuno di noi è diverso e, quando c'è disaccordo, piuttosto che rassegnarsi, dobbiamo decidere di fronteggiare l'altro ed accettare il confronto.
Il confronto è un modo particolare di comunicare in cui due (o più) persone si fronteggiano perché hanno punti di vista differenti riguardo ad un argomento preciso (ad esempio i figli, i soldi) In un buon confronto ci si aspetta che chi ne è coinvolto dica chiaramente la sua opinione ed anche che abbia presente il fine comune, cioè la qualità della loro relazione. Se cambiano la loro opinione su questa base, il confronto sarà positivo; nessuno si sentirà perdente e l'unica ad essere vincitrice sarà la relazione. Se il confronto prende una falsa strada, lo chiameremo conflitto o, anche peggio, lotta.Il confronto è utile alla relazione quando si affrontano assieme i problemi. Ci sono alcuni suggerimenti che possono aiutare a far si che il confronto non degeneri in una grossa lite. Non sono delle regole assolute, ma possono aiutare a gestire i problemi più difficili.
• Aver ragione vale molto meno della relazione - come coppia siamo più importanti di ogni problema o situazione, specialmente nei momenti di forte tensione quando ci si può trovare a difendere la propria posizione ed a dimenticare il proprio sposo/a o l'altro.
• Anche se può essere difficile, cerchiamo di restare fisicamente vicini. Un piccolo gesto d'affetto può dimostrare la volontà di incontrarsi. Ricordate che non vi è nulla che non possa essere risolto quando c'è amore.• Non "tiriamo in ballo" altre persone. In questo caso si cerca un alleato che ci dia maggior forza, e si finisce con indebolire l'altro o con l'aggravare la situazione.
• Osservazioni del tipo "sei come tua mamma" non aiutano affatto - sei trascinato dai tuoi sentimenti. Sii consapevole e prendi la tua responsabilità.• Non fuggiamo, ma terminiamo la discussione. Alle volte questo può essere difficile se ti senti minacciato o sei esasperato. Ricorda che le lacrime non sono un'arma e spesso nascono dalla frustrazione o dal vedersi vulnerabili - cerca di accettare l'altro come è. (In caso di mancanza di tempo, ripromettetevi di ritornare sull'argomento).
• Evitiamo l'uso dell'assoluto 'Tu dici sempre.." o "Mai che tu..." perché non è vero che sia così e certamente non aiuta.
• Non porta frutti rivangare la storia passata o cercare di stabilire come si è arrivati attribuire a ciascuno le sue colpe. Serve solo a creare separazione. La cosa migliore è andare sino in fondo e ripartire - andare avanti e non guardare indietro.
• Dare degli appellativi può essere molto dannoso e, essendo onesti, è segno di debolezza.
• La critica (non esiste la critica costruttiva!) ed il sarcasmo danneggiano ogni relazione. Se sminuiamo il nostro partner, come potrà credere in se stesso e come possiamo appartenerci?
Ci sono dei momenti in cui non è bene confrontarsi:
• Quando uno dei due (o tutti e due) ha perso il controllo di sé
• Quando avete solo voglia di ferirvi, di vendicarvi, di farla pagare, di colpevolizzare...